(Translates from the italian only!)

sabato 9 gennaio 2010

SATOR A REPO TENET OPERA ROTAS



Il Quadrato del Sator a Oppède (FRANCE)


SATOR  <=>   Il  seminatore,  Il  lanciatore,   Il   giocatore   (di
ruzzole)
A REPO <=>   per lo striscio, lungo lo striscio, per il campo  (la
pista)  di  ruzzole,  lungo  il  campo  (la  pista)  di
ruzzole
TENET  <=>   tiene, mantiene
OPERA  <=>   in opera, in attività, in movimento
ROTAS  <=>   le ruzzole.


Il SATOR degli scavi di Pompei (ITALY)


  Il triangolo riportato sopra il "quadrato magico" (di Pompei) in esame, con il vertice dell’angolo minore puntato verso la "O" di "ROTAS", rappresenta le varie pendenze dello striscio (in toscana "campo di bocce"), cioè il campo di ruzzole, che poteva essere ottenuto anche con tratti successivi di strade opportunamente predisposte. La parola "ANO" sottostante a questo "quadrato", che significa "NELL’ANELLO", ci dice che "REPUS" <=> lo "STRISCIO" era una pista ad anello, cioè chiusa, nella quale si poteva raggiungere il punto di partenza senza tornare indietro. Ciò è confermato dal fatto che, come detto, il vertice dell’angolo minore del triangolo delle pendenze è puntato verso la lettera alfabetica "O" (a forma di anello) della parola "ROTAS". Anni fa in alcuni paesi italo-albanesi per ruzzole, che normalmente sono dischi in legno duro, venivano usate "pezze" (forme) di formaggio pecorino stagionato, molto dure e resistenti, lanciate lungo i tratturi, ed il gioco in lingua italo-albanese (spezzanese) si chiamava "RROLË" o "RROLI", che si pronunciano rispettivamente "RROGLË" con la "Ë" muta e "RROGLI". Si riporta a sinistra l’immagine fotografica del dipinto murario della tomba dell’Olimpiade di Tarquinia, raffigurante il cosiddetto Discobolo (Sator) Etrusco, la cui posizione è proprio quella tipica di chi stia lanciando una forma di formaggio, importata dal sito CANINO Info Onlus. Questo gioco, praticato già dagli Etruschi, è tuttora inscenato con ruzzole di cacio (formaggio) per le vie cittadine di Pontelandolfo (Benevento), dove i contendenti corrono lanciando e facendo "ruzzolare" forme di formaggio dal peso variabile dai 6 ai 30 kg, attorno alle quali, un po’ come per le trottole, è avvolto uno spago (zagaglia) legato al polso del concorrente.
_______________________________ing. Domenico Nociti

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