(Translates from the italian only!)

venerdì 3 agosto 2012

Onorio III conferma la sentenza del Vescovo di San Marco a favore del Priore della chiesa di San Gregorio di Spaczano (Spezzano) contro l’Abate di Scusa  (Scuse)
il 7 Giugno 1223



[Per poter visualizzare meglio o leggere l’immagine, con il puntatore del mouse sull’immagine premere il pulsante destro e poi cliccare (con il pulsante sinistro) su "apri collegamento" o "apri (collegamento) in una nuova scheda (pannello)" o "apri (collegamento) in un’altra (nuova) finestra" dell’elenco a tendina comparso].



(Archivio di Montecassino, Aula III, caps. 2, fasc. 4, n. 34)

  HONORIUS ep(iscopu)s servus servorum dei. Dilectis filiis..Abb(at)i (e)t Conventui Casinen(si) sal(u)t(em) (e)t ap(osto)licam ben(edictionem).
  Ea qu(a)e iudicio vel co(n)cordia terminantur firma debent (e)t inlibata persistere, (e)t ne in()recidiv(a)e co(n)tentionis scrupulum relabantur ap(osto)lico co(n)venit pr(a)esidio co(m)munirj.
  Ex parte siquidem v(est)ro fuit expositum coram nobis, q(uo)d cum venerabilis fr(ater) n(oste)r..Tusculanus Ep(iscopu)s tunc, ap(osto)lic(a)e sedis legatus, ca(usa)m qu(a)e int(er) L. Priorem eccl(es)i(a)e Sa(ncti) Gregorij de Spaczan(o,) [n.d.t.: Spaezano] ad Casinen(se) monasterium pertinentis, (e)t..Abbatem de Scusa vertebatur sup(er) eo q(uo)d idem Prior se ab ip(s)o eadem eccl(es)ia contra iustitiam spoliatum fuisse dicebat.
  Venerabili fr(atr)i n(ost)ro..Ep(iscop)o S(an)c(t)i Marci co(m)misisset fine debito terminandam; idem Ep(iscopu)s S(an)c(t)i Marci, cognitis caus(a)e meritis, pro dicto Priore nomine monasterij Casin(ensis) contra pr(a)efatum Abb(at)em super eadem eccl(es)ia quoad possessorium diffinitivam s(e)n(tent)iam promulgavit.
  Nos itaq(ue) v(est)ris supplicationib(us) inclinatj, s(e)n(tent)iam ip(s)am, sicut est justa, nec legitima provocatione suspensa et in ip(s)ius l(i)tt(e)ris plenius continetur, auctoritate ap(osto)lica confirmamus et pr(a)esentis scripti patrocinio communimus.
  Nulli ergo omnino hominum liceat hanc paginam n(ost)r(a)e confirmationis infringere, vel ei ausu temerario contraire.
  Siquis aut(em) hoc attemptare pr(a)esumpserit, indignationem omnipotentis dei, et beatorum Petri et Pauli ap(osto)lorum eius se noverit incursurum.
  Dat(um) Signi(a)e VII Id(us) Junij, Pontificatus n(ost)rj Anno Septimo.. (1223)


  ONORIO vescovo servo dei servi di Dio. Ai diletti figli..all’Abate ed al Convento Cassinese salute ed apostolica benedizione.
  I fatti che col giudizio o la concordia sono terminati devono persistere efficaci ed illibati, e non ricadere in dubbio di recidiva contesa e stabilirsi di essere consolidati con apostolico rimedio.
  Dato che da parte vostra è stata esposta davanti a noi, tramite il venerabile nostro fratello..allora Vescovo di Tuscolo, delegato della sede apostolica, la causa che verteva tra L. Priore della chiesa di San Gregorio[1] di Spaczano (Spezzano[2]), appartenente al monastero Cassinese, e..l’Abate di Scusa (Scuse) su ciò che lo stesso Priore diceva di essere lui stato privato contro giustizia dallo stesso della medesima chiesa.
  Al venerabile nostro fratello..Vescovo di San Marco era stata rimessa per porre termine fino al dovuto; lo stesso Vescovo di San Marco, conosciuta nel merito la causa, ha emanato la sentenza definitiva fino al relativo possesso sulla stessa chiesa a favore del nome di detto Priore del monastero Cassinese contro il premesso Abate.
  E così Noi inclini alle vostre suppliche, la stessa sentenza, siccome è giusta, né dubbioso e più completo della stessa nello scritto si fonda il legittimo appello, confermiamo con autorità apostolica e consolidiamo con la protezione del presente scritto.
  Dunque è del tutto illecito alle persone infrangere questa pagina della nostra conferma, oppure andare contro essa con impresa temeraria.
  Se alcuno poi abbia presupposto di attentare a ciò, dovrà lui percepire di aver incorso nell’indignazione di dio onnipotente, e dei beati Pietro e Paolo apostoli suoi.
  Dato a Signa (Segni) nel VII alle Idi di Giugno, nell’anno Settimo del nostro Pontificato.. (7 Giugno 1223)

Traduttore: ing. Domenico Nociti


    [1]^ Anche se non è indicata la precisa ubicazione in questa Bolla, si ritiene che questa chiesa sia stata ubicata nel luogo in cui oggi trovasi la chiesa di Santa Maria delle Grazie, dato che a Spezzano è stata riscontrata anche la chiesa di San Nicola nella Bolla di questo stesso Papa del 18 Settembre 1216, diretta all’Abate del Monastero di Santa Maria del Sagittario (Cfr. Patre D. Gregorio De Laude, Alias De Lauro, Mirabilium Veritas Defensa, Neapoli, Typis Novelli de Bonis Typographi Archiep. MDCLX, pagg. 38-40), e siccome l’attuale chiesa di Santa Maria delle Grazie, che in epoca antecedente al 1451 era chiamata "ecclesia Beatae Mariae Virginis de Spezano" (Cfr. Francesco Russo, Regesto vaticano per la Calabria, Giuseppe Gesualdi Editore, Roma 1975, n. 11222; Archivio Segreto Vaticano, Reg. Lat. 474, f. 102v-103), è più prossima alla contrada Scuse, in cui trovavasi l’Abbazia di questo Abbate, ubicata nei pressi dell’attuale centro abitato di Terranova da Sibari, che all’epoca ancora non era sorta, rispetto alla chiesa di Santa Maria di Costantinopoli, bisogna ritenere la prima di queste ultime due chiese più direttamente collegata alla suddetta Abbazia e farla corrispondere con la chiesa di San Gregorio, mentre la seconda con la suddetta chiesa di San Nicola, giacché, come è noto, non solo in epoca medioevale, nello stesso punto in cui era ubicata una chiesa ne poteva sorgere con elevata probabilità una successiva. Le altre chiese di Spezzano Albanese, infine, non sono state prese in considerazione in quanto di epoca rinascimentale o successiva.
    [2]^ Spezzano, che nel mese di novembre del 1106 era denominato Σπετζαν o Σπετζανου, come si evince da un istrumento, stessa data, rogato in greco a Cerchiara di Calabria, con cui un certo Andrea, cognominato σπετζανιτου, cede sacra suppellettile a tre monaci del monastero di Sant’Angelo di Battipede in cambio di vigne in agro della medesima cittadina distante in linea d’aria 22 km da Spezzano Albanese (ved. Francesco Trinchera, SYLLABUS GRAECARUM MEMBRANARUM, Neapoli, Typis Josephi Cataneo, MDCCCLXV, Vincenzo Ursini Editore, Catanzaro, 2000, n. LXXII, pagg. 93 e 94), potrebbe discendere dal nome greco classico o, addirittura, arcaico σπιζαν, accusativo singolare di σπιζα, ης, η, fringuello e, in greco moderno, anche cardellino, canarino, oppure da σπιζιαν della stessa epoca, accusativo singolare di σπιζιας, ου, ο, piccolo sparviero e, in greco moderno, fringuello, cardellino.

_________________
Copyright © 2012 by dott. ing. Domenico Nociti - All rights reserved - Tutti i diritti riservati. Via San Domenico n° 104 SPEZZANO ALBANESE